Attilio Pozzi testimone della Brianza

Attilio Pozzi rappresenta un caso esemplare della fotografia di reportage strettamente connessa al territorio. La cosiddetta cronaca di provincia che, grazie alla testimonianza di fotografi locali, ha trovato una sua narrazione visuale e un posto nella memoria storica. L’Archivio Attilio Pozzi custodisce un patrimonio di immagini straordinario, in cui gli ultimi due decenni del secolo scorso sono documentati meticolosamente con scatti in bianco e nero della vita in Brianza. Dall’attualità con gli episodi più drammatici, come gli incendi o il post-disastro dell’lcmesa a Seveso, allo sport, con i suoi eventi più gioiosi. Dalle magnifiche ville restaurate nel territorio alle nuove vie di comunicazione. Dai cambiamenti sociali alle istituzioni di riferimento come gli ospedali, le ferrovie, le scuole. E poi personaggi illustri e figure politiche, artigiani, lavoratori, imprenditori.

Uno spaccato della realtà in Brianza

La mostra costituisce uno spaccato della realtà di un’area circoscritta come la Brianza, conosciuta per la laboriosità della sua gente e per l’imprenditoria d’eccellenza, ma anche per i suoi edifici storici e per le attività culturali che nutrono il tessuto sociale con costanza e convinzione. La mostra del fotografo Attilio Pozzi è il risultato di un primo studio sul suo archivio analogico, composto da più di 300.000 negativi e circa 10.000 stampe fotografiche. L’immensità di questo archivio e l’arco temporale che ricopre, ci spinge a pensare che la selezione qui presentata costituisca solo l’inizio di un progetto di valorizzazione di questa eccezionale collezione di immagini.

Omaggio al lavoro autoriale di Attilio Pozzi

Le opere esposte in mostra costituiscono un omaggio all’occhio indagatore di Attilio Pozzi capace di realizzare immagini che hanno un valore in sé, per la loro bellezza. Queste sono fotografie che fanno del reporter locale un artista dell’obiettivo, che riesce a catturare e raccontare la realtà in frammenti di grande impatto visivo.

Una mostra che riflette sulla memoria storica

La mostra su Attilio Pozzi costituisce uno specchio sulla geografia e sull’umanità di una delle zone più produttive d’Italia, con un’identità al contempo definita e in evoluzione continua. Questa è dunque un’esposizione che vuole riflettere sull’importanza della memoria storica collettiva e condivisa. Una mostra che attraverso gli occhi dei cittadini diffonde uno sguardo aperto sulla propria terra.

Note biografiche di Attilio Pozzi

Attilio Pozzi è nato a Cesano Maderno il 13 giugno 1954 e ha iniziato a lavorare molto giovane per sostenere la famiglia dopo la morte del padre. Nel 1972, appena l Senne, entra a lavorare come fattorino nel quotidiano milanese Il Giorno, dove nasce la sua passione per la fotografia nel campo del giornalismo. Nel 1980, da lavoratore-studente ottiene l’attestato di fotografo industriale al corso della Regione Lombardia. Grazie agli studi e ai sacrifici, cresce la sua posizione all’interno de Il Giorno, dove passa a lavorare nell’archivio fotografico. Il reparto immagini del giornale gli dà la possibilità di approfondire i vari aspetti del mestiere, occupandosi di sviluppo e stampa delle fotografie e diventando il referente in archivio nella gestione di tutte le fotografie utilizzate dal giornale. Nel 1982 fonda l’agenzia fotografica a gestione familiare Brianza Foto e inizia così la sua avventura di fotografo indipendente che si svilupperà nella brillante carriera di fotoreporter della Brianza. Continua a cooperare con Il Giorno come fotografo sul territorio, e sviluppa una assidua collaborazione professionale con altre testate locali, tra cui Il Cittadino e L’Esagono. Negli anni Brianza Foto offre servizi a tutti gli enti del territorio: Comuni, Associazioni culturali e sportive, scuole e aziende del territorio. La sua presenza puntuale ad ogni evento gli ha permesso di documentare infiniti fatti di cronaca della Brianza, che lo hanno portalo ad essere conosciuto, apprezzato da tutti e ricordato ancora oggi come “Il fotografo della Brianza”. Muore il 12 dicembre 2019. Per i suoi meriti, nel 2020 è stato insignito del Premio Beato Telamoni, la massima benemerenza provinciale istituita in occasione dell’anniversario del santo patrono della Brianza. Nello stesso anno l’Amministrazione Comunale di Cesano Maderno gli conferisce la Civica Benemerenza Città di Cesano Maderno.

Alcune pagine del libro delle firme