
Territorio dai confini mutevoli nel corso dei secoli, la Brianza presenta diverse modalità abitative stratificate sul suo suolo. Tra le principali e distintive emergono le Ville di delizia della nobiltà lombarda, modello abitativo tramite il quale una diffusa aristocrazia costruì la propria legittimazione anche politica, rendendo inoltre le stesse ville centri di scambi culturali e tramite di efficace consolidamento del proprio potere amministrativo ed economico. In questi ultimi decenni le loro architetture e l’arte che esse custodiscono sono state oggetto di approfonditi studi multidisciplinari, con ricadute economiche grazie ad un turismo stimolato a più matura consapevolezza.
La manifestazione “Ville Aperte in Brianza”

Nella valorizzazione del vasto patrimonio delle Ville di delizia lombarde, grandi meriti ha la manifestazione “Ville Aperte in Brianza”, che la mostra celebra nella sua ventesima edizione. Cresciuta con il passare degli anni, oggi coinvolge cinque province (Monza e Brianza, Como, Lecco, Milano e Varese) e consente di visitare oltre 180 siti spesso aperti solo per l’occasione. Partita nel 2003 con poche migliaia di partecipanti, nel periodo pandemico del 2020-2021 ha coinvolto quasi 45.000 visitatori aumentando negli anni seguenti: un successo in crescita davvero emozionante.
La mostra fotografica e il patrimonio delle nobili dimore

La mostra fotografica, accompagnata da testi scientifico-culturali e arricchita da immagini interattive legate alla “realtà aumentata”, nel presentare i risultati ottenuti dalla manifestazione “Ville aperte”, illustra il ricco patrimonio delle nobili dimore presenti nella regione lombarda e, in particolare, nel territorio brianteo, ambiente costellato da testimonianze storiche di indiscusso valore artistico e culturale. Le ville gentilizie qui proliferarono a partire dal XV secolo, quando la nobiltà lombarda scelse la Brianza come luogo di villeggiatura, anche per affermare il potere e il prestigio raggiunto dalla propria casata.