

La mostra fotografica “«Via le mani dagli occhi»: la città di Milano vista da Alma Donzelli” raccoglie una selezione di scatti fotografici realizzati nel capoluogo lombardo da una giovane promessa dell’architettura. Inserite in un più vasto lavoro di indagine visivo-conoscitiva promosso nei corsi di Storia dell’Architettura del prof. Ferdinando Zanzottera (curatore della mostra), gli scatti fotografici di Alma Donzelli costituiscono la sintesi di reiterati viaggi personali ed esperienziali in alcune aree centrali di Milano aventi lo scopo di scoprire, conoscere e raccontare l’architettura così “incontrata”.
Metodo e approccio di Alma Donzelli

La ricerca visiva di Alma Donzelli costituisce una palpitante esperienza vissuta sulla scia di una lunga tradizione della materia, che trova la sua origine in esperienze molto lontane nel tempo e non rappresenta la sperimentazione scaturito da un approccio alla realtà didascalico-accademica. Gli scatti inediti presentati in mostra, ad eccezioni di cinque scatti selezionati per l’esposizione del 2021 intitolata “Educare lo sguardo: scatti inediti sulla città di Milano”, seguita dal medesimo curatore, appartengono ad un metodo di approccio sperimentato dall’autrice per conoscere il paesaggio urbano, spontaneamente o socialmente antropizzato, e l’architettura storica e contemporanea.
Racconto personale e visione di Alma Donzelli

Le fotografie di Alma Donzelli costituiscono il suo personale racconto di ciò che ha “visto” durante le sue indagini e i suoi studi urbani, divenuti occasione di riflessioni anche antropologico-culturale e attente registrazioni dei costumi e delle usanze dei turisti e dei milanesi del XXI secolo. Caratterizzate da differenziate composizioni di ‘montaggio narrativo’, qui solo parzialmente intuibili, la serie delle immagini in mostra rivelano differenti approcci alla fotografia e alla disciplina storicoarchitettonica da parte dell’autrice, che qui ha dimostrato una particolare sensibilità per l’architettura e la città abitata dagli uomini.
Visione di una città dinamica e multietnica

Le fotografie selezionate ed esposte in mostra costituiscono la felice e onirica visione di Alma Donzelli di una città multietnica fortemente in movimento, nelle quali trovano spazio inquadrature di “solitari” edifici e i ritratti delle persone che caoticamente animano la città e la Galleria Vittorio Emanuele II: chi distratta dal suo vorticoso camminare; chi intenta a sorseggiare una coppa di champagne in accappatoio mentre si affaccia a una storica finestra progettata da Giuseppe Mengoni due secoli fa. L’insieme delle fotografie contribuiscono a presentare aspetti particolari della città di Milano e della sua architettura che, come scriveva Gio Ponti nel 1956, deve essere amata “per quel che di fantastico, avventuroso e solenne ha creato – ha inventato – con le sue forme astratte, allusive e figurative che incantano il nostro spirito e rapiscono il nostro pensiero, scenario e soccorso della nostra vita”.